Il diario dell'orso

27.05.2025

Una pratica di consapevolezza per mettere un po' di ordine tra i nostri pensieri turbinanti.

Facciamo un gioco: prendiamo un diario, o un quaderno o un blocco, qualcosa da tenere a portata di mano durante il giorno.

FASE 1

Ogni volta che ci rendiamo conto di avere un pensiero che ci tormenta lo scriviamo e poi cerchiamo di non pensarci più.

Una volta al giorno, dopo aver eseguito un esercizio di respirazione e di presenza, come per esempio "restare fermi" (lo trovate sul mio libro a pag 98 e spiegato qui sotto) andiamo a rileggere i pensieri e cancelliamo tutti quelli per i quali non possiamo fare nulla, per esempio i problemi di una persona cara, cose passate o cose che potrebbero accadere, ma non dipendono dalla nostra volontà.

Resteranno sulla pagina solo quelli relativi alle cose che dobbiamo fare e possiamo usare questo elenco come promemoria, anche per evitare di pensarci continuamente.

Ripetiamo questo processo ogni giorno, per almeno una settimana.

Alcuni pensieri torneranno insistenti ogni giorno, ma non ci scoraggiamo: li riscriviamo, poi respiriamo e li cancelliamo.

ATTENZIONE! Quando rileggete i vostri pensieri fatelo senza giudizio!! Senza "sgridarvi" perché pensate a quella cosa. Prendete solamente atto.


Spiegazione esercizio "restare fermi" o "essere qui e ora"

Da una posizione bella dritta, (attenzione alle ginocchia, al bacino e a spalle e testa, sorridendo😁, che non fa mai male...),

inspirando portare le mani verso l'alto con i palmi in su, a lato del busto, concentrarsi sulla pianta del piede (assorbiamo il Qi della Terra).

Poi, espirando, piegare leggermente le gambe e ruotare i palmi verso il basso, metre abbassiamo le mani, concentrarsi sulla porta del cielo (punto più alto della testa, assorbiamo il Qi del Cielo) e ripetere mentalmente "va tutto bene".

Questo esercizio serve per praticare la presenza.

Al mattino e ogni volta sentiamo la necessità di allontanarci per un attimo da quello che ci circonda e dai pensieri turbinanti,

rinforza la connessione Cielo-Terra e migliora la concentrazione mentale.


FASE 2

Iniziamo a renderci conto che tra i pensieri ci sono alcune paure, indecisioni, ricordi intensi di emozioni passate…

Facciamo un po' di ordine e iniziamo a occuparci di quei pensieri che continuano a ricomparire nella nostra pagina e che sono relativi al passato e ai problemi delle persone care. Pensieri che dobbiamo lasciare andare.

Dopo averli riletti e cancellati, andiamo a eseguire l'esercizio "andare indietro" (pagina 99), inspirando riportiamo quel pensiero davanti a noi ed espirando lo soffiamo via, possiamo aggiungere il suono SSS del polmone.


Esercizio "andare indietro"

Da una posizione bella dritta, (attenzione alle ginocchia, al bacino e a spalle e testa), inspirando portare le mani verso l'alto con i palmi in su, a lato del busto, immaginando di fronte a noi quello che ci sta dando "fastidio" (una situazione, un pensiero, una paura...)

Poi, espirando, piegare leggermente le gambe e spingere con i palmi in avanti, concentrandosi su due punti: dietro al collo (cuscino di giada) e in mezzo alla schiena (dietro al tenzhong, il centro delle emozioni) sentiamo che questi due punti si spostano leggermente indietro.

Poi abbassare le mani, tornando nella posizione di partenza.

(Lontano degli occhi 👀 lontano dal cuore ❤ 😁😁 )


 FASE 3

Adesso andiamo a incontrare le nostre paure, non ad affrontarle o a sconfiggerle, perché… vi svelo un segreto: non serve.

Dobbiamo solo guardarle negli occhi, amarle e illuminarle.

Dopo aver riletto la pagina del nostro diario andiamo a soffermarci su quei pensieri che hanno come radice una paura.

Poi ci mettiamo tranquilli, seduti o in piedi nella posizione del cavaliere, con gli occhi chiusi.

Portiamo l'attenzione ai nostri Reni, dove alberga la nostra energia ancestrale e dove si annidano le nostre paure.

Vi posiamo le mani oppure o sui fianchi per non forzare le spalle, ma possiamo anche tenere le mani in grembo, purché la nostra attenzione sia focalizzata sui Reni.

Sorridiamo a questi organi importanti con gratitudine e poi iniziamo a "spolverarli" con il movimento degli occhi da sinistra a destra, lento e continuo, e andiamo a scovare le nostre paure ripensando a quelle che abbiamo scritto.

Quando l'emozione ci assale non dobbiamo né respingerla né scappare. Accogliamola a braccia aperte e continuiamo a respirare. E sorridiamo (facile, eh? All'inizio sarà un sorriso un po' forzato, ma vedrete che pian piano si ammorbidirà.).

Poi prendiamo un bel respiro ed espirando emettiamo il suono CHUI, (si legge ciuei) imitando l'onda del mare che scivola via e che ci libera dalla morsa della PAURA.

Poi torniamo a spolverare e ripetiamo questa pratica finché sentiamo che quella determinata paura è diventata più familiare e meno spaventosa.

Può aiutare vedere la parte spaventata di noi come un bambino che ci chiede conforto. Dobbiamo soltanto restare lì con lui e non lasciarlo solo, le ombre pian piano diventeranno meno spaventose e un senso di pace fiorirà dentro di noi.


Se la paura ci attanaglia con un'intensità difficile da gestire, può essere d'aiuto eseguire l'esercizio dell'orso che dondola prima della pratica di respirazione (pag 86).


 FASE 4

Adesso andiamo a identificare quei pensieri ricorrenti riferiti alle nostre indecisioni.

Secondo la medicina cinese l'organo imputato alla nostra capacità di prendere decisioni è la Cistifellea (elemento Legno), che insieme al Fegato sono gli strateghi del nostro impero. Ma è il Cuore Imperatore che alla fine ha l'ultima parola, per lo meno per quelle decisioni importanti che hanno a che fare con la nostra "missione celeste", Ming.

Quindi per iniziare vediamo se può bastarci l'energia del Legno per prendere le nostre decisioni.

Andiamo a rileggere il nostro pensiero indeciso.

Da una posizione comoda, portiamo l'attenzione al Fegato e alla Cistifellea. Possiamo massaggiare la zona a destra dell'ombelico, oppure semplicemente focalizzare lì la nostra mente e sorridiamo con gratitudine.

Poi portiamo i palmi della mani sugli occhi e restiamo un momento finché non sentiamo il calore che ci indica il movimento del Qi.

Facciamo scivolare più su le mani e massaggiamo la fronte, partendo da Yin Tang (la stanza dei cristalli, leggermente sopra l'attaccatura delle sopracciglia) verso l'alto e l'esterno, come se volessimo lavare la fronte, allontanando la "sporcizia" dal centro.

Abbiniamo il respiro al movimento, inspiriamo e portiamo indice e medio su Yin Tang e, mentre espiriamo spostiamo le dita, emettendo il suono del Fegato (Shuuu, come il vento che si insinua tra i rami degli alberi.) Ripetiamo almeno tre respiri.

Poi andiamo a eseguire l'esercizio "andare avanti" (pag,97) Ripetere tre volte.

Poi, senza più riflettere, andiamo a scrivere di getto sul nostro diario la "decisione" riferita a quel pensiero che ci aveva tormentato.

Nei giorni successivi scopriremo se quella decisione è quella "giusta" per noi, perché non spunterà più tra i vostri pensieri. Se diversamente la ritroviamo, possiamo ripetere tutta la pratica e riprovarci, ma potrebbe essere necessario l'intervento dell'Imperatore e… questo lo vedremo nella prossima fase.


Esercizio andare avanti

Da una posizione bella dritta, (attenzione alle ginocchia, al bacino e a spalle e testa), inspirando portare le mani verso l'alto con i palmi in su, a lato del busto, e stringere i pugni.

Concentrarsi su due punti: intang in mezzo alla fronte, (la stanza dei cristalli) e tenzhong, in mezzo al petto, (il centro delle emozioni) sentiamo che questi due punti si spostano leggermente in avanti.

Poi, espirando,

(l'espirazione dev'essere più CORTA dell'ispirazione)

piegare leggermente le gambe, sciogliere i pugni e ruotare i palmi verso il basso, abbassare le mani, tornando nella posizione di partenza.

L'esercizio serve per ottenere quello slancio che ci consente di "andare avanti", in un momento difficile o faticoso (o per prendere una decisione).

Non fare alla sera ☺️☯️


 FASE 5

Adesso prendiamo in considerazione quelle decisioni difficili che non siamo ancora riusciti a prendere, perché necessitano dell'intervento del Cuore Imperatore.

Il nostro Cuore è la sede dello spirito Shen, che non sempre però è ben radicato. Allora capita che ci distraiamo facilmente, che iniziamo mille cose per poi non finirne nemmeno una, che cambiamo idea al cambiare del vento.

L'esperienza insegna che non ci sono decisioni giuste o sbagliate in assoluto (a parte certe questioni morali estreme) ma non è detto che una decisione sia giusta per noi in questo momento.

Ma cosa intendiamo per "giusta"?

Secondo il pensiero taoista (e non solo) una decisione è giusta quando ci fa crescere. Così come per le piante che in un dato luogo crescono e fioriscono meglio che in un altro, anche noi dobbiamo capire qual è il posto giusto per noi: una determinata situazione che ci permette di fiorire e dare "frutto", ossia dare qualcosa al mondo, agli altri, qualcosa di speciale che è dentro di noi.

Tutto ciò ha a che fare con il nostro "Mandato Celeste", Ming.

La medicina cinese ci spiega che Ming è conservato nei nostri Reni, e custodito dallo spirito Zhi: soltanto quando Shen e Zhi sono in sintonia si riescono a prendere le decisioni "giuste".

"Quando il nostro fuoco (Cuore, Shen) si specchia nel lago (Rene, Zhi)" allora siamo radicati e riusciamo a sentire i suggerimenti che ci vengono sussurrati dal nostro Maestro Interiore.

In pratica come possiamo favorire questo processo? Sicuramente la meditazione e una mente quieta ci aiutano a metterci in ascolto, ma se non siamo ancora abituati a queste pratiche possiamo iniziare con l'esercizio del "Drago che si tuffa nel mare" (che trovate ben spiegato in questo articolo precedente).

Dopo aver ripetuto questo movimento alcune volte, eventualmente pronunciando anche il suono del cuore HHAAA (o HHEE), restiamo fermi in silenzio per alcuni istanti e proviamo a immaginare come si sentirebbe il nostro Cuore a perseverare verso quella strada che ci sembra la più giusta per noi in questo momento.

Sentirete subito se è qualcosa che mette il Cuore a suo agio, sarà "come se il pezzo di un puzzle complicato andasse al suo posto, permettendovi di capire l'immagine da esso rappresentata..."


Restare in silenzio in contatto con i nostri spiriti interiori è una buona abitudine da coltivare con pazienza, vedrete come ogni cosa diventa più semplice, come la vostra mente diventa più quieta e consapevole.

Questa pratica o gioco del "diario dell'orso" vuole proprio condurvi all'ascolto di voi stessi, con leggerezza, con un sorriso, senza prenderci troppo sul serio, ma anche senza giudicare noi stessi per i nostri pensieri: impariamo a essere genitori amorevoli del nostro piccolo "io", genitori che ascoltano e ci aiutano a tirare fuori ciò che abbiamo dentro, non a risolvere i problemi, ma solo a esserne consapevoli.

Buona pratica :)

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