Il SORRISO, una pratica potente

06.02.2025

Lo sai che per sorridere servono pochissimi muscoli facciali? È in assoluto l'espressione del viso che ha bisogno del minor sforzo, seconda soltanto al rilassamento del sonno profondo.

Quindi, perché non sorridiamo più spesso?

Avrai notato che i grandi saggi orientali, LaoTsu, il Buddha, sono rappresentati sempre con un'espressione sorridente; così come lo è quella del Dalai Lama. E lo era quella di Madre Teresa di Calcutta, dei capi tribù dei Pellerossa Americani e di altre persone che hanno la pace nel cuore.

Seguendo la via del Tao si impara la pratica del sorriso interiore o sorriso segreto.

È molto semplice: basta sorridere.

Il problema può nascere dalla nostra poca attitudine a farlo o all'abitudine a mostrare un sorriso di circostanza, educato, superficiale, che non raggiunge gli occhi.

Come possiamo dunque praticare il nostro sorriso autentico?

Innanzitutto facciamo un paio di respiri profondi e poi mettiamoci davanti allo specchio, se possiamo, in modo da osservare lo sguardo. Proviamo a sorridere, anche in modo forzato va bene. Osserviamo lo sguardo e concentriamoci sulla sensazione della bocca che si tende, le guance che si contraggono.

Poi rilassiamo il viso e facciamo altri due respiri. Questa volta chiudiamo gli occhi e pensiamo a qualcosa di bello: l'immagine di una persona cara che ci viene incontro, un gattino che dorme, un fiore, un tramonto sul mare… Qualcosa che faccia nascere il nostro sorriso da dentro. Ricordala perché quella sarà la tua "immagine felice".

Ti svelo un segreto: il sorriso si apre dal tuo yintang, la stanza dei cristalli (il punto sulla fronte tra le sopracciglia - quello che viene anche chiamato "il terzo occhio"). Quando sorridi spontaneamente senti quella zona rilassarsi, aprirsi, come un fiore che sboccia.

Allora puoi aprire gli occhi e vedere il tuo sorriso autentico.

Questo semplice gesto genera uno stato di pace, perché ormoni e sostanze antistress vengono messe in circolo dall'ipofisi che è la ghiandola che viene stimolata proprio dal nostro yintang.

Quindi ti propongo questa semplice pratica: sorriderti tutte le mattine davanti allo specchio.

E non solo. Cerca di sorridere ogni volta che ti viene in mente (sempre pensando alla tua "immagine felice").

Puoi integrare il sorriso interiore con il Qi Gong dei 5 respiri, sorridendo prima di iniziare il tuo momento speciale di respirazione.

Un gesto molto potente è quello di imparare a sorridere alle cose che ci capitano durante il giorno, soprattutto quelle che non ci piacciono. Per esempio, se percepisco nel corpo un dolore, invece di fare una smorfia dolorante e imprecare maledicendo quel dolore, posso provare a sorridergli e vedere che cosa succede.

Esistono delle pratiche di Qi Gong in cui si impara a sorridere agli organi e ai meridiani, sono molto efficaci.

Quindi sorridi e… fai "attenzione" perché... il sorriso è contagioso!

Ecco, inizio io!

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